Le parole sono sprezzanti
di pericolo quando sputate,
si accumulano in fila sulla bocca
sono fiati sospesi tra minuti,
movimenti d’esofago che sussulta.
Vocali e consonanti amoreggiano
senza fondere i loro corpi,
formano reti d’amore
con capelli.
Gli occhi parlano
senza emettere alcun suono
ma sbattono le ciglia
come animali
quando sono feriti.
Pupille fecondano la natura
d’estasi.
Quando gli uomini comunicavano
muovevano le mani con istinti di vita
fertilizzavano l’aria e il suolo.
Quando è nato l’universo,
il suono vibrava all’unisono di Dio.
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