Sono qui,
steso al suolo sotto questi alberi
da qui si può vedere il cielo,
il cielo che entra attraverso i rami
fino agli occhi.
E penso, questo è il posto dove sto.
Eppure, da qui, a volte riesco a vedere le cime degli alberi
e attraversarle come il cielo entrato agli occhi
e vedermi al suolo, steso.
Ci dev' essere un altro luogo
chi sa dove
in continua espansione sopra tutta la vita
e da dove mi guardo.
Da lì posso vedere anche un ragazzo
seduto alla fontana col fucile a terra
o una donna e una carrozzina, in riva al lago
posso vedermi nella tormenta dalla quale ho temuto di non uscire.
Lì non c'è il tempo.
Se guardo bene poi
tutta la vita è piena di incroci
con altre vite
e più le conosci o le hai conosciute più si espande in esse,
come gocce di inchiostro solubile in acqua.
Allora una goccia va a colorare una bambina d' azzurro
un' altra una donna di rosso
o una nonna di nero,
una corsia d' ospedale di grigio,
come il giardino che si vede alla finestra.
Da lì tutte le altre vite agli incroci possono vedere la mia.
Non è solo questione di ricordi.
C'è quel luogo pieno di gente.
Non sono angeli, sono solo anime.
In espansione verso domani.
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