Lungo inaspettati binari,
in una contrada inviolata,
hanno corso locomotive
abusive, senza segnali,
senza orari né traguardi.
Campi in festa, cieli africani
nella corsa l'una intravedere
diceva. L'altro, da pellerossa
delle praterie di paese,
rara controllata escursione
nella terra amata dal bisonte,
senza narrazzione, ammetteva.
Fendinebbia e scambi i macchinisti
hanno poi provato come richiami,
ma in un baleno incrociandosi
schizzarono le motrici maldestre
in direzione di babele.
In principio aveva quasi un nome
la smarrita destinazione.
Concordi la chiamavano amore.
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