Pubblicato il 01/04/2010 09:18:08
Voci al telefono, lucciole
di fiato indistinguibile
appese all’orlo del mondo
in controluce, intensamente
vive di una loro
primitiva sequenza,
voci che mi attraversano e
dolorose dicono di esistere,
voci notturne
senza riposo agli occhi,
ferite dalla loro dolcezza,
piene di astinenza e un poco vinte
nel pallore della confessione,
con amore nelle mani
programmate per fuggire via.
Voci che in gocce
mostrano
la tenerezza del morire
per la vita che se ne va
dietro la vita
cercando un’altra pelle
finalmente indivisa.
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