Pubblicato il 06/06/2017 15:33:43
Minerva, che sul giudizio vegli, i tuoi occhi bendasti e mai madre più giusta vi fu. Nata da Giove già guerriera, ai Quinquatria di marzo invocata. Ingegno e sapienza, dei fori la guardiana. La tua nottola cantò Omero, rendendoti musa del pensiero Sul tetradramma fosti portata dai tuoi protetti, lodata
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