Pubblicato il 01/05/2017 14:03:55
Nella dolcezza del mattino maggio su Firenze e dintorni in pennellate di chiarore e colori di vita stende il nuovo verde.
Splende il biancospino tra gemme di rugiada e in un diadema di luce nasce sovrano il giorno.
Per sentieri agresti la primavera si fa strada e lo sguardo estasiato all'orizzonte si perde nel digradare armonioso di colline.
Lontana è la tristezza nel trionfo del sole. Solo profumo di glicine si effonde dal verde intorno. Spicca tra filari ombrosi di cipressi il sorriso al vento delle viole.
E come il giorno volge alla sera così l'estate si approssima alla primavera nella giostra di stagioni. Poi giunge la pioggia d'ottobre che in carezza autunnale i poggi indora.
Ed io ti amo, mentre dalla solitudine del lago il mio pensiero a te vola, poeta, oggi come allora.
a L.
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