Pubblicato il 17/05/2010 00:37:04
Conci di pietra pomice -leggère le parole- restano sulla battigia di un mare d’inverno o sulle sponde grigie di un fiume in piena. Onde sagaci e accorte -in tempi di latenza- fluttuano con cautela e permeabili spore assorbono acqua -rilasciando molecole- E’ terra feconda di pensieri questo campo di battaglia e non c’è legge fisica che ne tradisca l’impegno. Si bagna come una spugna e penetra nell’humus fertile delle sue secche essenze. Si spegne l’antica sete -ma un’altra onda avanza- ed ecco la risacca placida lambire nuove pietre.
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