Lode a voi, popolo infame
millantatori, parole vane!
Gran maestro il cazzaro
chi fra noi il grande baro?
Tutti piccoli sciocchi
tu, finché parole schiocchi.
Io vedo e sento
brandir la polemica con fervore
puntare il dito accanto
che pena che fai, "gladiatore";
comodo comodo sulla poltrona
tv o social, non importa l'ora
timorato di dio, o odioso moralista
dal piedistallo si, sprofondi in pista
e forse pure invidia mi fai
o forse no
ti risollevi, mentre io mai
poeta maledetto tra le basse erbe
e tu nel cielo, ma pur sempre verme.
Mi crogiolo dunque nel misero antro
a pensar al mio triste pianto
ahimè soffro di questa malattia
per inciviltà e ipocrisia;
dunque matto, sporco e in conflitto
son reietto, e senza affitto
m'odio e mi faccio odiare
sono un veliero sprofondato in mare
le parole il quale, trascina a se
ferendo ciò che è in me.
Son lamentoso si è vero
Ma è forse l'unico sollievo
di chi vive nel nero
una morsa mi comprime in questo mondo
attraverso un bosco, giù nel profondo.
Mi smarrisco lontano e tenebroso
solo e come un lebbroso
impallidisco dinanzi alla mia sorte
e per questo giullare la soluzione
Prendimi via, o mia morte!
-Nando-
21/4/17
6:06 PM
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