Dalle pendici la cresta
del monte è un vano al contrario,
un utero disinvolto e sbeccato,
imbuto cieco.
E micidiale.
Un water di borborigmi potenti
quanto la peste, solo più caldi.
Là sotto te ne sei stato
buono, fra i filari velenosi e
i pomodori in accidia,
fra la pista chilometrica dei citofoni
ed il traffico degli ascensori.
Un buio/ faraone fai da te:
non un bracciante ad issarti
obelischi, non un operaio
operoso quanto un'apetta
a contribuire in sudore
al mausoleo post mortem.
Ci hai lasciati senza soluzione:
abbiamo cercato fino all'ultima pagina,
quella dove rimandano rebus e
sfingi. Ma nulla.
C'era solo un mostruoso ingorgo nero.
Un orco incubato.
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