Si disgrega a malavita la cordiale quintessenza del meriggio
un buonasera lanciato dal finestrino di una corsia d' emergenza.
E cos'è che più emerga dalla foce del mattino
se non un sole a capolino quando albeggia?
Questi timidi e prepotenti raggi d' aranciata sanno colorare
anche gli occhi più antiquati
graffi e morsi finchè il cielo non divarichi le gambe.
Che violenza di cui non ci si accorge che per piccoli olocausti!
Una pioggia improvvisata sopra la danza degli umani,
una risposta screziata del rancore dei codardi,
con l' azzurro bruno dei tuoi occhi.
Fino a sera impareremo la congiura del sonno ad inoltrare
ma la notte veglierà i miei confini mentre dormo e sogno
con il patrocinio della sorgente primaria dell' inconscio
e verrai a trovarmi anche questa volta
proprio tu che nella veglia non mi vuoi e non ricordi.
Cortocircuito della membrana cerebrale.
Un reale che si scioglie in mille ghiandole.
La versione declinante che mi assale quando sole sfogano le valvole.
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