Fare i conti con la realtà necessita di una beatitudine
stato di grazia a conclusione di un percorso
che ti conservi lucido nel giudizio
e le cose che ho e che non ho mi prestano le parole da poter dire
finchè non le perda di nuovo
e la realtà è che le ragazze che ho amato hanno entrambe scelto
di vivere delle vite in cui non c'è spazio per me
fin troppo generico costrutto, piuttosto melanconico, a statuto debole
questo rimpianto immacolato.
Amare ancora non sarà la cosa più facile da fare
con l' aggravante di non essere perfettamente amabile
ma quel cuor di leone che mi trovai a mordere tra i tuoi seni
segnalibro in pelle nuda per la fessura delle cosce
mi ricorda che lo trovai impossibile prima che volgessi le pagine
e sono arrivato lo stesso all' ultimo capitolo.
Quindi anche adesso si compone una lunga estate
dopo un ineluttabile inverno e la preziosa seconda fronte che baciai
mi porta consiglio:
non temere, arriverà anche per te il fantomatico sodalizio
quella gerla di nocciolo carica di frutti a forma dei tuoi morsi.
Senza brame naufrago al mio capezzale
così che solo certi miracoli possano approdare alle sponde del sogno.
Oggi che diventi madre per la seconda volta
mi lascio il passato alle spalle e questo futuro che d' incognite si compie
avrà spazio fertile per le mie ghiandole.
Vorrei una compagna con cui compiere ed essere compiuto
se solo provassi a volere ancora.
Quella follia che mi rivela per quello che sono negli occhi di un' altra.
Una tiepida via di fuga.
La lettera scarlatta di uno stato di coscienza condannato
per eccesso di fiducia a fare i conti solo con se stesso.
Dov' è il plagio? Il privilegio?
Nel falsificare ogni torto e ogni ragione a forma di possibilità.
Per cancellare questo oltraggio, che diventi un mai
e questo mai, un mai più.
Guardate cosa mi avete lasciato
una ragnatela di vene interrotte.
I vostri nomi sui polsi da conservare più per i postumi
che non per i posteri
ogni volta che sia più ardua la sentenza
la colonna sonora delle mie sbornie.
Costi quel che costi tra le costole.
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