Qui
dove l’acqua già fluì di tra mie mani
annotando ombre
dal volo monocorde degli aironi
linea di mascara scùr’incèrta
sull’occhio del sole bàssovolànte al tramonto
qui
seppellii i tuoi volti
il ricordo delle tue mani
Da molte immagini
non potevo dire ancora “Io sono qui”
all’attesa d’un’àlbanuòva
per ricominciare…
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Cerchi scuri sull’acqua
i visi di contadini
come i colori delle case loro
parlano con segni d’intemperie
Le capanne costruite coi sogni più deboli
dall’oltre dei pensieri della semplice gente
basteranno
! Muoviamoci ai venti
verso i desideri a lungo covati
appesi alle amiche stelle lontane
Sabbia leggera sarà memoria ai passi nostri
al colore dei tuoi capelli
al mare
rimasto a fissarci pensieroso
lungo l’attimo di meriggio infinito
pace è la sua risposta per rivivere il sogno
pace oltre il confine del mondo
delle tue labbra
oltre la solitudine di queste genti nostre
così ostili ad ogni bellezza vera
(tratta da "Sorridere con gli occhi",
autopubblicata come samizdat nel 1999)
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