Pubblicato il 08/03/2017 08:03:32
Giorno della donna 8 marzo 2017
LEI
Come prigioniero, coi muri intorno di case, di ferro niente si vede, niente si può. Debbo liberarti piccolo uccello, soave bambina fragile sinuosa, aria che anela sospiri. Bianca neve, e cenere e giorni dagli occhi di bruma, dai modi di vento oscuro. Sono gialli i salici ed è aprile, sono gialli i salici ed è maggio. Devi liberarti…devi andare al cielo, devi andare a un cielo, dove c’è la terra e i passi. C’è solo lo gnomo seduto, uno schiavo che mangia e piove! E aprile è giallo. Avvicinati Bianca di neve, imprigionata di cenere. Avvicinati agli usci incantati dell’aria, avvicinati all’atrio del cielo imprigionato. Aprile è giallo e maggio è lontano… Aspetta il prigioniero steso nel suo palpito, aspetta che un baleno ferisca la nube e rompa il muro di calce e cada l’acqua senza rospi, un acqua di pianura senza sole ferito. Il prigioniero aspetta nell’ululo spento, nell’aprile giallo. Col cuore visse di una patria lontana, di un maggio sparito, di occhi senza risveglio. E il prigioniero visse dormiente nel ferro che scricchiola, il prigioniero visse nelle ore senza strade. Están amarillos los sauces y es abril, están amarillos los sauces y es mayo.
ELLA
Come prisionero, con muros alrededor de vidrio, de hierro, nada se ve, nada se puede. Te debo librar, pequeño pájaro, suave frágil niña sinuosa, aire que anela suspiros. Blanca nieve y cenizas y días ojos de bruma en la nube del viento oscuro. Están amarillos los sauces y es abril, están amarillos los sauces y es mayo. Debes liberarte, debes ir al cielo, debes ir a un cielo, donde haya tierra y pasos. Está solo el enano sentado, ¡un esclavo que come y llueve! Y abril es amarillo. Acércate Blanca de nieve, aprisionada de ceniza. Acércate a los umbrales encantados del aire, acércate a los umbrales del cielo aprisionado. Abril es amarillo y mayo está lejos… Espera el prisionero extendido en su pálpito, espera que un relámpago hiera la nube y rompa el muro da cal y caiga el agua sin sapos, un agua de llanuras sin sol herido. El prisionero espera con el grito apagado en el abril amarillo. Vivió con el corazón de una patria lejana, de un mayo desaparecido, de ojos sin despertar. El prisionero vivió dormido en el hierro que cruje, el prisionero vivió en las horas sin calles. Sono gialli i salici ed è aprile, sono gialli i salici ed è maggio. Francesca Lo Bue
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