Fermarsi a leggere le cose come simboli
sarebbe già un passato avanti
mi sembrò un concetto facile da esporre in piazza d' armi
lo scorso compleanno.
Eppure qualcuno se ne avvide in confidenze non del tutto neutrali
e la stagione successiva trovato il bandolo prima della matassa
convinse un olocausto a inginocchiarsi ai piedi del pianeta
testimone di esseri umani, un solo grazie di partenza per la spinta
e la vicina discesa, a dondolare.
Di lì in avanti, fino a contrarre un ' Afrodite in orbita
durante il soggiorno sulla stazione lunare, per poi, decrescita felice,
sciogliere i nodi, i debiti con le nuvole, in un cielo autunnale,
con i fuochi sulle colline e le mani nel sacco.
Se mi ricordo bene e il fumo mi avvicina le stime
di quei tremila anni di vite clandestine che ancora mi confondono
non vedo le cime ma se mi volto lo spettacolo non è male, poi mi sparo
poi faccio qualche foto al porto, poi ,di rado, ti commuovo
più spesso ti faccio pena e io sai con che mi consolo?
Sono pieno di vita. Ho una pesante zavorra.
Una fame malata di anima da corpo.
Ma va a cagare morto di figa
commento di un certo livello
sulla pagina da diporto.
Un karma fatticcio, un' eredità scomoda
che per giunta non mi rende speciale in alcun modo.
Solo malato, solo sfortunato, geneticamente più debole
votato agli ergastoli non essendo mai colpevole.
Forse complice, un destino beffardo
poche tregue, una fede di basso livello, un credere al sangue dalle vene.
E la visione delle pozze è un altro mondo che nasce e che muore
per una sola visione per cui valga la pena conservare memoria
a furor di popolo, una morale della storia
che non chieda perdono a nessuno, nonostante le voci la vogliano
fuori controllo, come il primo addio di Eva ad Adamo
per poi alla fine non lasciarsi per sempre.
Tornano i conti a fine mese? Adottiamo un cane.
Ci rendiamo la vita più felice o meno felice
con quello che accettiamo di fare.
Per me? Una famiglia a Natale. Dei coriandoli, un po' di riso in bianco
un restauro integrale, quindici anni in meno
che faccia ha fatto la prima volta che me li sono fatti a zero?
Quei boccoli d' oro, aimhè, sto fuori di coccia, creatura randagia
di taglia media con pancia gigante.
Doverosa l' anestetica in certi confronti.
Politicanti. politici, servi dei servi.
Se si salva qualcuno, presto ci salvi.
Zero in condotta, parole di miele ma l' alito pesante.
Così si presenta dopo vent' anni
quel famoso conto da pagare per cui facemmo entrambi
orecchie da mercante.
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