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Ore da mercante

di Adielle
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Pubblicato il 08/03/2017 02:10:05

Fermarsi a leggere le cose come simboli

sarebbe già un passato avanti

mi sembrò un concetto facile da esporre in piazza d' armi

lo scorso compleanno.

Eppure qualcuno se ne avvide in confidenze non del tutto neutrali

e la stagione successiva trovato il bandolo prima della matassa

convinse un olocausto a inginocchiarsi ai piedi del pianeta

testimone di esseri umani, un solo grazie di partenza per la spinta

e la vicina discesa, a dondolare.

Di lì in avanti, fino a contrarre un ' Afrodite in orbita

durante il soggiorno sulla stazione lunare, per poi, decrescita felice,

sciogliere i nodi, i debiti con le nuvole, in un cielo autunnale,

con i fuochi sulle colline e le mani nel sacco.

Se mi ricordo bene e il fumo mi avvicina le stime 

di quei tremila anni di vite clandestine che ancora mi confondono

non vedo le cime ma se mi volto lo spettacolo non è male, poi mi sparo

poi faccio qualche foto al porto, poi ,di rado, ti commuovo

più spesso ti faccio pena e io sai con che mi consolo?

Sono pieno di vita. Ho una pesante zavorra.

Una fame malata di anima da corpo.

Ma va a cagare morto di figa

commento di un certo livello

sulla pagina da diporto.

Un karma fatticcio, un' eredità scomoda

che per giunta non mi rende speciale in alcun modo.

Solo malato, solo sfortunato, geneticamente più debole

votato agli ergastoli non essendo mai colpevole.

Forse complice, un destino beffardo

poche tregue, una fede di basso livello, un credere al sangue dalle vene.

E la visione delle pozze è un altro mondo che nasce e che muore

per una sola visione per cui valga la pena conservare memoria

a furor di popolo, una morale della storia

che non chieda perdono a nessuno, nonostante le voci la vogliano

fuori controllo, come il primo addio di Eva ad Adamo

per poi alla fine non lasciarsi per sempre.

Tornano i conti a fine mese? Adottiamo un cane.

Ci rendiamo la vita più felice o meno felice

con quello che accettiamo di fare.

Per me? Una famiglia a Natale. Dei coriandoli, un po' di riso in bianco

un restauro integrale, quindici  anni in meno

che faccia ha fatto la prima volta che me li sono fatti a zero?

Quei boccoli d' oro, aimhè, sto fuori di coccia, creatura randagia

di taglia media con pancia gigante.

Doverosa l' anestetica in certi confronti.

Politicanti. politici, servi dei servi.

Se si salva qualcuno, presto ci salvi.

Zero in condotta, parole di miele ma l' alito pesante.

Così si presenta dopo vent' anni

quel famoso conto da pagare per cui facemmo entrambi

orecchie da mercante.

 

 

 

 

 


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