Ti prego
non guardarmi superficialmente,
osservami oltre l'esteriorità
in modo da captare il mio intimo sentire.
Non pensare sia banale,
la mia anima palpita
nel bramare desideri di te
che tengo conservati gelosamente
nello scrigno dei segreti.
Ruscelli di lacrime
gonfiano i miei occhi
perché nell'ora della solitudine coatta
il vento mi sbatte come cespuglio arreso
alla sua primordiale veemenza.
Quando la tua bocca,
rossa melagrana si offre
percepisco il sole allo zenit
ma quando non ci sei
la tristezza m'invade e mi pervade:
tessuto di pesante trama
ricade sul mio corpo
imbozzolandomi in un'esistenza minima.
Il mio cammino conduce
per irte strade
lastricate da grosse pietre
su cui faccio fatica ad avanzare...
tu sei l'eterno mio sanguinare interno!
Grazia Denaro
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