"Μαθοῦσα δὲ αἴνιγμα παρὰ Μουσῶν τοῦτο προύτεινε Θεβαίοιs."
Pretendo l'esilio da Eucaria,
l'accesso alla soglia del lutto:
maledetto è il terreno del pesco
dove la luce assolve la gioia
capovolta nell'angelo; dove
sono morte le cose che siamo.
Certi dell'eterno al confine
tra l'erba e la luna rechiamo
alla notte il dominio dell'iride.
Colei che ha risolto l'enigma
si è rivelata. Ha il tuo nome:
poiché fu la donna di Laio,
nello sterco del trìpede a dare
la misura alla vita quel giorno;
poiché fui antimercio del cuore,
perdonasti queste sillabe marce.
Separasti la mia carne dal tempo!
Mi dissero gamella
di malacqua e profeta;
mi rendesti nel nome
vacillante alla soglia.
Ecco, è nella carne che ti offro
quest'ultimo bacio d'avvento:
divenire, alla fonte del verbo,
marmorei di luce e di pianto.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Mattia Tarantino, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.