Vorrei che tu potessi raggiungere la luna
E che ridessi da lassù seduto a cavalcioni
Quando invece da lontano la notte le stelle
Miri e il cielo che tu riuscissi a percepire
Le sue magnetiche carezze, con la calma
E la lentezza delle basse onde ti giungesse
Proprio da lei ogni notte l’invito a chiudere
Gli occhi e che tu lo facessi
con un serafico sorriso.
Quando piove sottilmente
Che tu ti sentissi coperto di baci leggeri
Che una tempesta di grandine fosse per te un abbraccio
Fortissimo;
Quando invece cade la neve e si scioglie tra le mani
Quelli sono fragili sussurri,
Il vento il più intimo degli sguardi.
Io sono una formica di fronte al
Mare che avanza
Troppo vicino ed il mio amore
Così tanto non vale.
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