Plana il pensiero a certa conclusione
e il Cielo offre i suoi lividi
a spronarci ad un’azione
dice “Siate come me!”
quinci s’incurva ad inseguir suaTèrra
Io resto osservar este pendici fulve
e medito d’ascia
di fuoco
di saluto
Forse tuatèrra avrà nuovo sembiante
quando delètevìa saran dall’acque
di queste pietre le nuove e le antiche
quando torno a torno le stoppie avran gustato
il lavàcro tenero del mare
fino al tuo suolo di mostrarne l’ossa
Io resto al bordo dell’ìncavo
vuoto
di questa notte/stella
ho chiuso nella pace occhi e finestre
pugni
aromi d’alba
e miadónna nell’abbraccio
si chiama “finalmente”
(tratta dalla raccolta "L'armadio cromatico",
S. Bellino (RO), Ed. L'Archivio della Memoria 2000)
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