Pubblicato il 24/02/2017 02:35:58
Colpite le forme vacue che sottraevano spazio alla mia essenza, tu mi spingi al bello, al di là della consuetudine poiché sei il riverbero di quanto non s'insegna: la visione che lambisce ignoti orizzonti e infrange l'intuito nelle molteplici formazioni dell'inconscio che occorrono ad un'anima sensibile per abbracciare interamente il mondo nelle conformazioni dell'invisibile.
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