Pubblicato il 19/02/2017 08:37:00
Sono l’abiura a mille triangolazioni. Sono l’anno trascorso con Circe nell’oblio del circostante (mentre le circostanze sono contro di me). Sono pena, indulto e amnistia semilibertà ed ergastolo. Ma mai evasione. Sono crepa rovinosa fra le tue abitudini. Ora d’aria e luce tra le sbarre. Sono la coincidenza che non arriva mai e un treno in corsa senza fermate. E ancora... sono climax, crasi e sinalefe tra un tuo dubbio e l’altro. Sono il fiuto di un perdono e l’assoluzione di un sorriso su una dannazione redenta. Sono un sigillo rosso di ceralabbra. Sono la cicuta che dà la morte consapevole, sorseggiata con ombrellino e oliva, su un otto volante capovolto come il simbolo dell’infinito. Sono geyser notturno tra le tue pause oniriche. Sono amplesso di silicio alle tue composizioni basiche.
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