I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Sono l’abiura a mille triangolazioni.
Sono l’anno trascorso con Circe nell’oblio del circostante
(mentre le circostanze sono contro di me).
Sono pena, indulto e amnistia
semilibertà ed ergastolo.
Ma mai evasione.
Sono crepa rovinosa fra le tue abitudini.
Ora d’aria e luce tra le sbarre.
Sono la coincidenza che non arriva mai e un treno in corsa senza fermate.
E ancora... sono climax,
crasi e sinalefe tra un tuo dubbio e l’altro.
Sono il fiuto di un perdono
e l’assoluzione di un sorriso su una dannazione redenta.
Sono un sigillo rosso di ceralabbra.
Sono la cicuta che dà la morte consapevole,
sorseggiata con ombrellino e oliva,
su un otto volante capovolto come il simbolo dell’infinito.
Sono geyser notturno tra le tue pause oniriche.
Sono amplesso di silicio alle tue composizioni basiche.