Pubblicato il 18/02/2017 18:22:43
Gli iris coltivati dentro vasi di lacrime posati lì sul tavolo scendono lenti a valle.
Tu sai come si piega il verso, a sinistra, verso il cuore -mai mente- mentre ribatte lo stesso tic di una penna sull'eutanasia delle parole. Prima o poi tornano le lacrime certe come le primavere, ma adesso mentre ascolto il tuo silenzio lasciami pensare alla felicità. Scrivimi sulle labbra il tuo sereno il mattino che cade sulle dalie rosse in giardino.
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