Se ne ammiravano di mondi
Guardando attraverso
Gli aculei di quel riccio Swarovski
Sollevato dal tavolino del salotto!
Tutto poteva all’improvviso diventare
La sinuosa striscia di colore variegato
Racchiusa dentro la biglia di vetro
Come, ad esempio
Una testa di drago.
La macchina da cucire a pedale
Era una bicicletta;
Ma la bicicletta era un aeroplano
E se passava davvero un aeroplano
Quello era un enorme gabbiano.
Sopra le nuvole c’era Gesù
Coi suoi discepoli e
Bastava cantare una piccola canzone
A sua madre, Maria, perché
Facesse sì che di piovere smettesse!
La Domenica poi
La dovevo ringraziare:
Un mazzetto ben composto
Di papaveri, violette e margherite
Ponevo ai suoi piedi,
Nella chiesa dove
Fremevo d’attesa,
Per il momento preferito:
Sgattaiolare sotto le panche,
Sbucare ovunque e porgere la mano
La Pace sia con te!
La curiosità
E la fantasia
La gratitudine
E la vivacità
La gioia e la fratellanza
Erano secchi traboccanti
L’acqua fresca
Di quel pozzo
Posto al centro.
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