LA REGINA E' NUDA.
Mentre coaguli d’angoscia ti ostruiscono le vene
Il lugubre rintocco della campana del silenzio
batte i suoi colpi.
-La morte si è infiltrata ovunque- mi racconti.
-La senti, è lei che ulula.
Adesso la fa da padrona –
-
-Vecchio, tu stai delirando-rispondo
-Non voglio ascoltare le tue fandonie-
Concludo.
Mi copro le orecchie con le mani e fuggo.
Mi fermo, quando la tua sagoma rimane
ai miei occhi, solo un minuscolo bruscolo nero
che non c’è verso di scacciare.
Vado alla ricerca di farfalle,
e gabbiani.
Niente, non riesco a trovare più niente
di ciò che c’era prima.
I lunghi tentacoli della piovra che avviluppano
la vita, cercano di spegnere il mio canto.
La campana del silenzio continua a muovere
il suo batacchio con sordi rintocchi di morte.
Sfinita, delusa mi addormento.
Un risveglio senza gabbiani,
un foglio accartocciato.
Una poesia
scabra.
Né trucchi
né orpelli.
La regina è nuda.
Serenella.