Vene d'acqua dolce queste mie periferie
il pensiero che mi avvolge è fatto di bugie
ma se sapessi mentire come solo tu sai fare
allora ti lascerei a credermi indomito
come certi aforismi di poeta in calce ai muri di passaggio
in suffragio ad altari senza scranno e memorie di fango.
Facendo finta di niente l'ombra s' adombra di sua separata sede
così il cuore nel petto a cui non riesco a far capire
che vuoi bene ad un altro e non a me.
La verità dimmela la verità sollevata dai cardini
estromessa dalla contesa postuma
giudizio sugli eventi rauco e a fil di voce.
Quello che mi piace, la sacrosanta non ancora in auge.
O destrezza delle fauci a sbranare.
O abisso della mia cosmesi plastica.
Maschera da imballaggi.
Voltafaccia delle mie eclissi di sangue.
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