Rischiare la vita
per cause ignote.
Qualcuno pensa di avere il diritto di distruggerti
perché la tua casa non è la sua casa
perché i tuoi figli non sono i suoi figli.
I piedi freddi e bagnati che veloci camminano in fila
ché sei un bersaglio umano,
non sono i suoi piedi.
In casa ci abbracciamo tutti stretti intanto
che l’esplosione delle bombe,
sembrano sempre più vicine,
ci fa scoppiare il cuore,
schegge ovunque dentro, fino alla gola,
fino alle pupille,
ma non è la loro vita, il loro destino.
Allestiscono alberi di Natale,
fanno il presepe,
un ricco cenone a base di pesce su tavole
sfarzosamente apparecchiate,
si scambiano regali,
vestiti , pettinati e profumati con cura,
vanno alla messa,
dopo essersi confessati,
a volte preferiscono di no,
prendono l’Eucarestia;
s’inginocchiano e pregano,
e si commuovono per la Bontà di Dio,
che Caro, Egli li perdonerà.
Mentre il tuo cuore
ti fa sentire quanto sei debole, il mio
dal piombo ricava l’oro e sarà
la mia sola monetina,
sarà uno scudo che scintilla e che risuona
anche quando cade a terra.
E se tu mi porti intorno
la totale distruzione
io scopro che la gioia non dipende.
Mentre intorno a me crollano le case dei miei ricordi,
la vita di quei ricordi è un edificio
che non crollerà se non crollo io.
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