Pubblicato il 20/04/2010 13:13:00
Ali di porpora non spieghi ancora. Di fresca rugiada sorvoli i fili d’erba in punta di piedi. La mano accorta sfiora petali di rosa, senza paura di pungere le dita. Tra i rovi più alti, insidie e inganni sono negli occhi di chi incontra il tuo stupore. Ma riconosci i cristalli -tra le rocce dure- e con vigore di fiato canti la tua innocenza. E’ il mare a raccontare d’onde impetuose -ma tu ascolti il vento- e guardi l’orizzonte. Trasformi nei tuoi sogni, pensieri cupi in nuvole e i desideri in voli arditi. Un raggio di sole un giorno illuminerà il tuo sorriso: profumerà l’aria di rose -miracolo di un rapimento- e sarà alba e tramonto -di amore e fanciullezza- in un solo momento.
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