Pubblicato il 30/05/2024 22:08:13
Blues per sedurre una ragazza americana Quando saranno passati gli anni e i tuoi occhi saranno appena cresciuti al mondo e le tue braccia traboccheranno della dolcezza d’essere state anche loro riparo dalla vita, e l’ironica smorfia delle labbra di cui ho nostalgia sembrerà una sirena d’allarme contro gli incendi dell’esistenza. Quando passati saranno gli anni e starai riordinando casa una mattina, appena sradicata dal sonno, dal sonno che aspettavi e che arrivò in ritardo, e attraverserai Main Street per andare a fare la spesa – mettendo in moto con piacere un macchinino rosso, piccola cosa, tiepido essere con lentiggini, arrogante e tenera – quando passati saranno gli anni quella stessa mattina ti ricorderai di me. E crescerà, all’improvviso, un gatto fra i tuoi occhi, una lingua sulla lingua, un odore sulla pelle, un’acqua che scivolosa ti tradisce. Quando saranno passati gli anni – in quello stesso istante – io, più triste, più lontano, più pirata, più saggio, starò immaginando una storia reale. Una storia chiara come la tua stessa storia, che somiglia alla mia come quella grande storia che non riuscimmo mai a condividere. Quando saranno passati gli anni e rincaserai, già tardi, con tracce di nostalgia ancora da decifrare – in quello stesso istante – quando passati saranno gli anni io, più triste, più saggio, molte vite più vecchio, starò immaginando una storia reale: essere l’ospite d’onore che ti attende in casa, il fuoco già acceso, la tavola apparecchiata, i bambini a letto e qualcosa di cui conversare. Non c’è bisogno che continui, sai come funziona, per le storie reali non si piange. Álvaro Salvador, da La condizione del personaggio, 1992, traduzione di Luigi Sepe, in “Poesia”, n.17, gennaio/febbraio 2023, Crocetti Editore, pp. 91-93
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