Lo schermo può essere uno specchio oscuro
se sei grasso belle scarpe
e una certa vergogna a mangiare in pubblico
che dipende dal posto
quanto da chi lo abita ti possa guardare
con certi occhi di cui ti dimentichi, compiuti diciott'anni
come fosse un piccolo regalo che ti sai fare
tuo malgrado
piangendo tutto l'oro del mondo in piccoli grani
della tua luce qualunque.
Qualunque preghiera che abbia bisogno dell' ombra
il sole conduce a vita nuova, nei pressi dell' alba.
In un blues come si deve ad un certo punto dovrebbero bestemmiare
e non conosco l' inglese e non capsico se questi lo fanno
che sto ascoltando, sono i Pink Floyd
mi pare, fumo, penso, scrivo, non voglio dormire subito.
Ci conosciamo come fiori di giunco che ondeggiano al vento
di qua e di là dalle sponde dello stesso fiume.
"E mi pare ci voglia un certo coraggio a scriverlo"
mi fa vergognare scriverlo
sapendo che solo tu capirai che le parole possono seppellirmi
a quel punto lo scrivo lo stesso, l'ho fatto, l' ho scritto
facendo così con le dita , alludendo alle virgolette
e un po' mi perdo in chiacchiere, naturalmente non so chi sei
immagino.
Ma con un sorriso tra gli argini
su una piccola zattera roca depongo le armi
che se le porta il vento dove gli pare e le correnti, punti e virgole.
Con una battuta del chiasmo che non voglio ripetere.
"," Come un libro che inizia così, ho sentito dire da in arte Morgan
maiuscola o minuscola dopo la doppia virgola?
,, un incedere di pedone a baionetta, a spada tratta
quel coltello da fondo con la schiena pesante ed il fiato sottile sul filo
che fu di Damocle in un precedente destino, passato da un attimo
che ancora s' incarna in certi raggi sottili che trafiggono gli occhi
"con eccesso di stile" da certe persiane
da lontananze appena socchiuse.
Mi disadorno per voi, come il sacro cuore di dio
dioCristo Cristosanto santiddio.
"Come un angelo caduto all' Inferno" in una canzone folk
con gli speroni, può sempre sperare di farli fuori ad un tavolo da poker
o al bancone di un saloon, certi debiti con i demoni
che non sentono ragioni che non siano tabù.
Come un diavolo trasceso in Paradiso non sa cosa farsene
di tutto questo perdono
così io mi costituisco di materia nello stesso modo in cui tutto il resto
mi costituisce di materia e contemporaneamente
tanto che non mi accorgo delle imprese che si compiono, duplici
come piccoli miracoli psichiatrici da curare con i farmaci
convinti di non essere creduti nè credenti in questa forbice
di tempo e di spazio. Una decrescita felice.
A rigore di una logica senza rigori di sorta
a meno che non sperimentati in tempi di magra, una vita stretta
che non lascia respirare a fine mese, con incautela polmonare
personale che non ammette compromessi
o entra o esce, l'aria
trattieni quanto vuoi, fa la prova adesso come un bambino
un blues della Madonna canteresti senza distrarti
rilassati, non cercare di capire, fa finta di niente
aspetta un assolo il mio delirio notturno fino alle tre del mattino
conquista uno spazio tutto suo nella radura composta del giorno
e della notte consuma i fotoni, chiamandoli pixel.
Un futurismo di cui si pente cercando anfibi con la chiusura lampo
su internet e percorsi con acqua alla gola.
Un piccolo viaggio, un breve viaggio di cui ti racconto tutto
senza nemmeno una foto mentre tu arrivi
neanche una parola ma un sacco di foto bellissime.
Allora montiamole insieme con un po' di musica per loro
per i figli che non vorrai da me.
E non lo faremo alla Lili Marlene
e andrò da solo a sentire i Baustelle
o con qualche fratello e sorella che riesco a convincere
convivendoli insieme i miei incubi come in un film di Nightmare
in cui non muore nessuno e perciò non fa più ridere
la tragedia di essere salvi.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.