Pubblicato il 29/10/2016 14:50:04
Un usignolo solitario dal ramo del cipresso ghorgheggia il malinconico canto.
Note d'armonia per chi riposa sereno in questo luogo dove non v'è più affanno, ma solo rimpianto.
E' il giorno della memoria di chi ha terminato l'umano cammino nella quiete, in fondo ad un ombroso viale.
Il sorriso da una fotografia sembra così vicino e riporta alla mente tante cose in una solitudine abissale. Giunge la ricorrenza tra le lapidi in un fiorire di gigli e di rose.
Lo sguardo mesto del crisantemo si veste di porpora a parlarmi di te, ancora. E resto in silenzio a mormorare una preghiera prima che l'autunno nel bacio della sera l'ultimo colore sgargiante porti via.
Son volati gli anni, ma ti rammento in una lacrima di poesia. Caro papà, di te quanti ricordi... E quanta nostalgia!
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