Lasciami invecchiare,
amore mio,
sotto quel gelso al di la' del ponte
dove il ruscello,
che tutto a valle spinge,
nel lago la sua corsa manda.
Il vestito che il tempo mi ha messo addosso,
il mondo delle immagini e dei suoni,
cercano rifugio nel silenzio
dove il fruscio dei rami
mossi dal vento fan compagnia
all'agonia di foglie,ingiallite,
che l'incipiente autunno al suolo fa cadere.
Il pensiero che la mente affolla
specchia l'infanzia,la gioventu'
e l'adulta eta' ad oggi,
allor che il peso degli anni,
arduo fardello,si fa sentire.
Il cercarti e' regola,oggi piu' che mai,
amata mia,
dove il casto desiderio d'amore,
cessato l'impegno di un gravoso lavoro,
di carezze il cadente corpo cerca.
Sai,il tepor che il corpo tuo emana
piu' non paventa l'animo,ne'
il rinnovar delle stagioni a cessar pronte,
che' il Sole,le Stelle e la notturna Luna,
ad emanar bianca luce,son fonte.
Il giorno e la notte mi fan compagnia ora.
Non piu' lunga e' la vita,il tempo avanza
pur se il sonno in Orfeo si fugge.
Solo la rosa di fragranza piena,
all'amato,amor felice s'accompagna,
a lenir cosi' il vissuto tanto.
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