Pubblicato il 09/10/2016 13:04:48
Anche se questo in cui mi bagno non è il Nilo io sento uno sprofondore che mi accoglie e mi consacra alla fertilità predestinata Da qui la prospettiva è più perfetta c’é una strada che conduce verso il mare e c’é una voce che canta il paesaggio e io che sono insieme canto perchè so che nessun viaggio puo’ essere intrapreso se prima non è stato sognato e poi cantato Ma in nessun luogo c’è per me salvezza solo girasoli e silenzi e intorno ombre oscure La mia parola è sotterranea e umidissima eppure nell’attrito lontano dalle mani con questo sfrigolio del corpo acceso ecco che viene di sorpresa un tardo fuoco Ora ci sono mani che stringon tra le dita indici e pollici a catturare i semi e viene un soffio un desiderio di godere entrando nella terra che ti somiglia tanto
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Cristiano Zoli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|