Pubblicato il 13/09/2016 19:08:55
Perché, Dio mio, s'infittisce la notte di un dolore che non passa quando la terra trema e sconquassa la vita di chi nella burrasca annaspa.
Perché, Signore, la sciagura, lo sgomento ed il pianto per terre già provate di gente tenace che vede rovinare in macerie il sacrificio di generazioni che han lavorato tanto?
Ma Tu sei lì, nel cuore straziato d'Appennino, nella dolcezza sfregiata delle pievi devastate tra polvere e massi, nello sguardo ammutolito di un bambino.
Il silenzio tuo diviene voce in carezze lievi e nello struggente abbraccio, Padre, resti vicino a quanti nella tenebra tra le rovine dolenti figli Tuoi ora portano la croce.
Dedicata alle vittime del terremoto che ha devastato il Centro Italia.
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