"Come ti trasformo l’amore in una vignetta"
disse un talento di passaggio nella città
ribelle all’ordine di un signore della guerra.
L’uomo in accappatoio e ciabatte al ballo
dell’ordine degli avvocati rischiò il collo
anche quando si presentò in una serra
con la moglie fedifraga del podestà
del posto e due scimmie sexy in lambretta.
La ragazza coi capelli rossi aveva un sorriso
diverso per ogni cliente. Rispettoso
col boia ufficiale del quartiere, di sfida
col poliziotto che le sfilava le calze
a ritmo di dance, svampito con le pazze
incantatrici di serpenti con la spada,
beffardo con l’amante del marito geloso
di una collega con l’orecchino al naso.
Nessuno ricorda il giorno che il talento
di passaggio in città incontrò la ragazza
dei capelli rossi al vernissage di una mostra
sul surrealismo. Ci sono le registrazioni
però a dimostrare che le vere ragioni
di quell’aggressione con una pietra
saranno sempre un mistero. Era una pazza
disse il giardiniere anziano del convento.
Ci provò il detective della buoncostume
a farle confessare le sue ragioni
ma rimediò solo un bacio sulla fronte
e due amplessi sul letto di contenzione.
Forse l’aveva conosciuto in Giappone
ma non ci sono prove, anche il frate
che predica in prigione tutte le stagioni
ha provato con lei a soddisfare le sue brame.
Al processo non si presentò nessuno.
Pure il giudice designato marcò visita
dichiarando di non essere nel pieno
possesso delle facoltà mentali. Aveva
fatto l’amore con l’imputata quando lui era
sotto protezione del boss dei boss nano
della polvere bianca. La stella cometa
era in ritardo, tutti l’aspettarono invano.
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