Nel cuore delle mie gioie alla tua anima dedicate
la mia passione mai sazia brucia di attenzione, aspetta
consumata che la tua voce si faccia
d'emozione e di grazia.
Son del cielo i tuoi occhi profumati di stella,
il fermento azzurro che è in me al risveglio,
battesimo delle sopracciglia tue belle
finemente decorate dal dito del mio Dio;
permetto che l'anima s'impegni a portare
in vestiti che altri avrebbero voluto indossare,
se la morte da prima non li avesse portati,
il peso della tua bellezza a slanci di festa;
la Grazia di cui nessun altro verrà fatta,
la gomma delle tue labbra carnose che si toccano,
s'erge bloccando la via degli aromi,
questi dolci movimenti alla fragranza di miele;
un'ultima meraviglia della terra nota
per un singolo istante, ai lati della tua figura
rispetterò il mio nome nelle fiamme ribelli
progettate nell'antro dell'eterne stagioni.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Luca Chendi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.