Il vento è con te, e con tale grazia,
più fresco dell’acqua nuova
là dove va ogni bestia libera
o un grande albero che sta per cantare
di un lungo segreto, nella tua veste chiara
e lunghe pieghe in punta di dita
divinità da ogni parte. Ti ho visto
tre volte nel volto, nascosta
nelle sacche d’aria del tempo anteriore
alla curvatura del mio cristallino,
puro, in calzoni e scarpe di castoro,
l’ornamento della tua sacca nera
dal lato delle cose di sempre,
il sillabario della tua favola. Più lontano,
a labbra chiuse, sotto il grande albero-
nel prolungarsi dei raggi della sera,
la brocca sospesa sul fianco,
con tutto quello che vi è d’immenso
e bambino nel canto- io veglio,
i tuoi fogli, ad uno ad uno la nostra ala,
per farne crete vive. In cammino,
alla fine del filo ci sei tu,
e uno zampillo, prima degli occhi,
fertile come fiumi, nella terra
aperta per l’amore. Cantate,
allo stesso passo, cantate
il riunirsi di una famiglia intera
di ali. Due esseri veri-
nel letto del vento,
la natura infine raggiunta
dallo spirito, che precede la brezza,
dopo avergli ceduto ogni cosa-
con la vostra fronte di neonati
al limite della felicità.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Amina Narimi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.