Pubblicato il 28/03/2010 14:50:17
Raccolgo la parte di me distesa sul tuo petto, per riavvolgerla sul fuso dei miei filati eclettici: una pellicola ingiallita, di polietilene e teflon. Non uso mai gettarla via: piuttosto la riciclo, un soffio di profumo e stirata e netta, la poserò sul tuo corpo nudo per il prossimo incontro. Non te ne accorgerai, tutto proteso sulle fissità di schemi sempre uguali ed io, seduta sul mio letto, contemplo la mia vita scorrere su piani orizzontali, proprio qui, sulla tua testa, tra le spinte dei muscoli e gli origami dei miei pensieri, semplici e soffici come nuvole.
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