La casa incendiata in fondo al bosco
era affollata di puttane e usurai
c’è chi dice “è stato un tipo losco”
chi che si erano cacciati nei guai.
L’esercito non si è ancora visto
le indagini stanno a zero
trecento spartani in un posto
così sono uno spreco per davvero.
Non c’è più acqua alle fontane
e Chiara non è più tornata
era andata via con delle gitane
nel giorno che trovarono una fata.
C’è poi la storia dell’espiazione
per lo specchio rotto da quel matto
tu pensi che non c’è più religione
io dico che ormai il più è fatto.
C’è da resistere cent’anni in questo stato
senza cedere al fascino dell’utopia
Platone in carne ossa è disoccupato
e sbarca il lunario piazzando libri di filosofia.
Già molto è stato azzerato
i sogni sono nella spazzatura
c’è un papa che fa lo scapestrato
e un monarca che vive all’avventura.
Le immagini della televisione
sono già nel profondo del mare
per i pesci colorati sono una delusione
non un traguardo da festeggiare.
Mi guardi per l’ultima volta
c’è la città che si consola
ma la tua coscienza è assolta
e io non ho alcun nodo alla gola.
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