Pubblicato il 16/03/2010 18:15:10
Spilucco sempre assaggi di fortuna tra le lenzuola al profumo di lavanda. Ed il talento vero è non indulgere a sbirciare sotto il letto, o ispezionare frange e ricami di un cuscino, nato gemello ma cresciuto singolo, al riparo di passioni. Così, le briciole del pane si accumulano per giorni tra le pieghe di un giaciglio svogliato e abulico come un figlio inappetente che rifiuta dedizione. Di tanto in tanto allungo il braccio destro ma ritraggo la mia mano per non sentire il fresco di un riposo inerte, il gelo di un’assenza. Le mie preghiere si trasformano in pruriti e l’appetito torna, torna sempre, pur non mangiando.
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