Nel giorno più lungo del mese
io sono insieme.
Accanto crescono gli alberi
più luce. Una volta
la scia del respiro di un bimbo
-poi l'acqua lo distese nel silenzio
per essere vicino ed invisibile.
Segreto e favoloso
traccia l'immagine di un volto,
sopra ogni cosa,
e lentamente il suo contorno,
lo splendore che scopre
attraverso lo sguardo.
Poso a terra la gola,
il sole e le vesti,
dove la pelle fa male,
e la sola preghiera che so
fra i panni ancora chiari
del lamento
s’infila con le ossa delicate,
lasciando ricadere come in segno,
tra il petto e l’aria, la polvere dei fiori-
il dono di un albero, inatteso.
Un lungo e nuovo filo va alla gioia,
tra le rose di maggio, e la sua corsa
con l’acqua mi solleva dal silenzio,
fedele metamorfosi ed amore

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Amina Narimi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.