Pubblicato il 18/05/2016 15:10:46
Uno spazio distorto; palloncino chiuso in una scatola, sbatte, contro le pareti di cartone; oceano che s'accozza, luna di spalle e stelle, pettegole comari già da un po'. La sabbia su cui distesa me ne sto è umida e fresca, però. Scorre dolcemente sull'arenile come te tra le mie dita. Respirando il vuoto ascolto la mia marea cupa assaporo anche l'odore sgradevole degli scogli. E mi concedo ai brividi di una cercata solitudine, perché è pace il mare, anche quando è nero e tutto pare solamente, solamente pare ostile.
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