:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 641 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sun Nov 10 17:21:08 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

hybrida

di Cristian Santini
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 16/05/2016 22:03:37

Essere permeabili al trauma sì

come spugnoso muschio irto pe’ scoglio

ciucciare la marea enfiata dalle magnitudini

del levare consunto nell’aritmia che monda

granulo infra gli spigolanti fossi di questo

amnio fuori - nella placenta del mondo

 

essere levigabili meteore essere sì

a mezz’aere epigrafi della china ombra

che regrumora la scia finché occidua stigmi

l’onda finché la residua muta degli evi

murmora reveniente fosforo da angelici

fossili evirati sulla sabbia

 

engolpeo sinuar impronta intra limine alveo

p’eliigerar il baritono sfintere del claustro

p’elidere finisterre nel glauco

de fallura in crisma ovrestere

sratto de rovi a scavar a ritroso

una Babele della cenere

 

onde il detroso suolo è cinto d’assedio

ostender li monchi oltre soglia mutua

onde è lo straniero senz’uditorio cane

ramengo niciar padrone niciar podere

fuor dipartire scheggia in ululato

fuittando l’orme de gravalgia fatuo

ruinando anzi che la rovina scortichi il sole. 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Cristian Santini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Cristian Santini, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: Ex historia (Pubblicato il 12/07/2016 17:32:21 - visite: 689) »

:: Ritmìe (Pubblicato il 19/02/2016 22:55:51 - visite: 697) »