Tra l’ombra e lo stupore, in armonia,
non fai altro che nascere ogni giorno
svolgendo e dilatando la mia vita,
come dopo ogni distruzione.
Nell’interezza mi consegno, arresa
al dolore ben più grande del mio corpo-
mentre penetri nel cuore senza canti.
Ti scrivo con la cenere negli occhi,
attraverso vi corre quel bambino-
senza sapere che non esce, vivo
se per sempre metto insieme i nostri nomi-
amina con aman e poi narimi-
viene piena di profumo una famiglia
mentre ci abbassiamo con la sera
le palpebre che entrano nei sogni,
bisbigliando "siamo salvi, al posto giusto,
e mondi ancora insieme. Siamo casa.
tra il respiro più pulito che conosco
del bene che precede la bontà
nell’ordine che fa cresce le rose,
preserverò i tuoi fiori. In ogni passo
è natura sempre nostra figlia-
il suo andare col sorriso verso il centro,
dall’angolo del viso, con le mani.
Ed ora pianta le tue labbra tra le mie
tra le mie ginocchia coronate.
Con la cenere negli occhi, ti ripeto
"attraverso vi corre quel bambino",
senza sapere che non esce. Vivo
se per sempre metto insieme i nostri nomi
amina con aman, e poi narimi.
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