(La rosa nacque bianca)
La rosa nacque bianca
di tenue fibra, delicata sostanza:
fu un simbolismo di maniera
e il rostro dell’amore la grande spina
fu l’odore del sangue
a marchiarla col rosso irrevocabile.
Come offrirtene ora i suoi cinque petali
in terra sconsacrata,
l’essenza del suo nome,
la tintura madre, il corpo fatto etere?
Eppure in qualche modo, come solo io
ho potuto, nel greto
di uno strenuo silenzio, dove il mattino
sperde l’umido delle foglie
ho amato nel lento schiudersi del fiore
la rosa e l’universo.
da Simmetrie, Joker, 2000 e La parola postuma. Antologia e inediti, Puntoacapo, 2011
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