Pubblicato il 18/04/2016 12:40:52
-… allora io mi sporgo, lungo cammino del cuore restituisce me a quel poggio e giù a strapiombo fagocito di quell’acque principesco l’azzurro ascolto il turchino di quel flebile orlo d’orizzonte e nell’estiva foschia d’un mattino diverso -la magia- d’un nuovo incontro e… Il cuore placa e… smorza l’onda sulla battigia sua e… prende, ospita è ormai congiunto. Ho gl’occhi adesso -per quella scena- ciò che sono vedo …quel paesaggio! Nota dell'autore. *****Se in un paesaggio non riusciamo a vedere il cielo vuol dire che siamo morti…dentro!*****
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Luciano Rosario Capaldo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|