Pubblicato il 06/04/2016 20:00:10
Si chiamava… Non ha più nome, è basso sulle ali l'ennesimo caduto bocconi su una spiaggia qualunque... cancella anche quello nel vomito del mare l’occidente baumaniano nelle sue liquidità… Rimane, ma per poco, una nuova icona pop, virale in poche ore, sui social coi “mi piace”… Ei fu… Siccome immobile la spoglia immemore la terra attonita al video sta… Here lies one whose name was writ in water* Dormi, Aylan con tuo fratello Galip, con tua madre Rihan... non dare ascolto, allegro bimbo curdo di Kobane, su quella spiaggia a tutti i senza terra che neanche il mare sa accettare… un dio, impietosito, ti avrebbe mutato in corpo astrale: oggi, invece, ti rendiamo -virtualmente- speciale… All’ombra del verde melograno fra un pianto antico ed un “i like” nuovo rispuntano i fiori del dolore, corolle oscure di un atro fondo che nessun dio vuol più spiegare, che nessun mondo -dietro al mondopotrà con un guizzo giallo illuminare…
*iscrizione funebre di John Keats
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