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Jain - Le Ring

di Adielle
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Pubblicato il 06/04/2016 15:05:30

Il vanadio della spada falcata s'è sciolto tutto nel cucchiaio

forse sarà stato l'effetto del limone sulla buccia della lama oppure

le tue parole hanno voltaggi cardinali e la rondine

che è andata a Tunisi è tornata in tempo per la primavera 

dei tetti e dei mattoni.

Mama Africa mi chiama con la vocale aperta degli altopiani

e i piani sono troppo alti per essere suonati a mano intanto

ballo nella mia stanza, più che pareti cappelli appesi a chiodi

e guardo al muro bianco come ad uno specchio dove proietto

quello che penso a frequenze superiori 

alla media che tiri fuori dal cilindro ogni volta che cerchi un coniglio

con cui sorprendere poveri diavoli in cerca di carne.

Ah la tua pelle ha la consistenza giusta di un bel culo

premesso che mi si mandi a processo per aver palpato invano

considerazione questa che fa di te una vedova d'oro

dicevo tastare tastiere per aria, rarefatta tra quattro cantoni, vicini

con la quarta dimensione a scorrere vini sul tappeto buono

quello per le ortiche e i cani randagi a code rotte, senza orecchie

e a pelo duro, è senz'altro una soluzione. Vedi

quello che consumo è un ardere lento di fotoni.

Dai dai dai, parlami, scriviamo insieme le canzoni

che ci renderanno poveri!

Sul lastrico, balistico, con la precisione dei cecchini o quella dei templari

pieni di croci da brandire contro l'avvento di nuove barbare primavere.

Vieni vieni, non farti pregare

chi l'ha detto che per essere felici bisogna essere belli e in piena forma?

Come cambia, scusa, non te ne sei accorta la sostanza

è un temporale alla giusta distanza da terra, questa landa desolata.

Chi ne ha voglia di morire senza aver assaggiato prima la tua bocca?

Che sia preda della fama come in una serie di Maccio Capatonda.

Vado a musica e a sigarette, la musica per il ritmo, il fumo nei polmoni

per amor delle tue labbra.

Dei tuoi capelli ricci rigogliosi, che poi fai finta che bestemmi

e non lo sai che un angioletto muore senza fede per davvero.

Sangue di porco (Giuda), nutella di porco e ventricoli per amarti come meriti.

 

 


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