Pubblicato il 25/03/2016 21:18:04
Il cielo non manca finisce con gli archi, o ai tratti sotterranei, filanti di luce respirabile cristallizzata e fina che con delicatezza possa una coltre, la sua spora a me così intascato e scuro - fa così presto un ghigno solare?- ora è vento, posso descrivere capelli a non lambirti il viso che tremo e non vedo, a volere mai illeso l'intenso colore quel suo vestire spazi immensi ora in ombra poi nel mare a amore mosso, a impronte imprimendone da sempre l'orlo del guardare altro sei il continuo rifare un centro il tormento al collo della nuca la leggerezza fatta d'aria a brevi istanti inospitabile così negli occhi tutto in una volta e senza avermi amato mai -Tu, resti comunque.-
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