Un altro anno già calcia il calendario,
piazza tiri a traversa, fuori gioco,
ore arse come grani di rosario
ma attender sugli spalti torno torno
non vale il baloccarsi tra le cose
fino alla nuova luce che dà giorno.
E’ come allineare in una frase
frammenti d'una vita che discorre
in cerchio nel silenzio delle case.
Il bollito di manzo, il cavolfiore,
a specchio le forchette lucidate,
bucato di lavanda, bollitore,
il luccichio ai vetri sotto il sole,
certezze tutte, in fila alle parole.
Se resterà nell’orma ancora polvere
aggiustarsi il cappello sulla fronte
sarà come vedersi un po’ resistere,
come a dire la soglia all’orizzonte
non spaventa, si deve pure andare
alla ricerca di ciò che oltre il fiato
ancora resta, la fibra già attorta
e non combusta, il palpito che dura,
quel chiaroscuro a sprazzi dentro l’ombra,
quel niente che si fa letteratura.
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