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Qualcosa vista mare

di Alessandro Martino
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Pubblicato il 05/03/2016 23:56:28

 

Sono le costruzioni accatastate

il peso a inarcare la schiena alle strade?

La causa dei continui dislivelli, sono?

Il fastidio allo stomaco per il traffico continuo?

- Vedi? fingono di continuare all'angolo

attaccate a cazzo tra di loro, costrizione dopo costrizione

ma sono solo soffitti verniciati a tempera

bianchi con un lampadario da cucina

e tapparelle alzate come l’audio dei televisori;

tutti sullo stesso canale.

 

 L'immondizia, intanto, fermenta come gli schiamazzi. Dappertutto.

 

Tra le distorsioni dei bassi nella piazza si può udire la lamiera sull’asfalto

come uno scafo che è improvvisamente restato senza mare.

il tonfo del corpo è evidente prendendo parte al circoletto.

<<Guarda 'sto scemo, poveretto! Anzi, povera la madre che non potrà conciarlo più di così. Lui se la cava>>.

 

 Perché certi rumori non li mandano

dopo sentiti in cuffia come ad esempio i dj

fanno di un posto il desiderio di ricominciare?

 

Perché nella realtà è così:

Un posto prima o poi è da perdere

per tornare e riscoprirsi più capaci.

Come pigiare sui pedali.

Rompei così tanto le palle a mio padre

per una bicicletta qualunque

che ha ancora il suo fascino sapermi trascinare.

 

Bisogna spingere tanto, quanto le domande

per stanare il silenzio oltre le pinete

dove nessuno sembra vi risulti, eppure

sono stato anche a scuola di danza

due mesi e ho lasciato

fare agli altri ciò che volevano di me

ché avevo troppa urgenza di vederci chiaro

di cacciare dalla tasca un po' di spicci

per prendere un carrello

o far quadrare un resto.


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